Anima e Carne: quando l’anima ascolta la poesia

“La Poesia è parte di me, della mia vita, tocca corde  profonde in un angolo nascosto, a volte inaccessibile. È il cuore? È l’Anima? Non lo so.
La Poesia è emozione, le parole sono emozioni e quando urgono dentro, posso solo lasciarle scorrere libere, non importa dove, lasciandomi condurre nei recessi più profondi del mio essere fino a che sento la passione bruciarmi nelle vene. 
Sono frammenti di me che nascono in un centro, per esplodere in ogni dove. Sono orgasmi d’anima”.

Così recita la sinossi di Anima e Carne, quella che ancora stento a definire una silloge. Non mi sento all’altezza di definirle poesie, io che amo la poesia e solo alla poesia permetto di pizzicare le corde più nascoste della mia anima.

Sto ancora cercando di metabolizzare queste parole, lasciate su Amazon. Inutile negare anche la lacrimuccia che è rotolata giù. Per le cinque stelle? No. Per un motivo ben diverso. Per il senso che ha questa raccolta per me, per cosa rappresenta, per quanto in essa ci sia di me, certo più che nel contenitore chiamato corpo. Dall’altra parte qualcuno non ha letto le mie poesie, che ancora fatico a chiamare tali, per me sono sempre stati dei link scritti di getto su tumblr o in pagina, parole frammiste a schegge della mia anima vomitate per lo più in lunghe notti insonni, buttate lì senza rileggere.

No, non le ha lette. Dall’altra parte le ha assorbite, se le è spalmate sulla pelle e ha lasciato che penetrassero, le ha ascoltate. Ha lasciato che la sua anima si infettasse. Le ha vissute, fino in fondo, bevendo il calice fino all’ultima goccia, fino a incontrare la mia anima. L’ha vista, la sfiorata. L’ha conosciuta. Uno scambio intimo e profondo. Grazie non basta, ma è un grazie dall’anima che altre parole non ha per descrivere quelli che sono veri, autentici, profondi incontri.

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Non posso dare molto perché ho poco, ma quel poco lo giuro, è in ogni singola parola che prende vita da queste mani, da quest’anima.

Con il cuore, sempre ❤

EliBì

 

Dentro te

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DENTRO TE

Sono debole carne
che implode nelle attese
trasuda piacere
che mi impasta le dita
Annusami
Respirami
Leccami
Sono il tuo sapore
Sono la tua essenza
Sono vita

(©Elisabetta Barbara De Sanctis – aprile 2015 all rights reserved)

Resa

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RESA

A quella parte di me
A volte celata
Non per pudore
Né per decoro
Porgo l’orecchio
Tendo la mano
Vendo la carne
E offro l’anima
(Elisabetta Barbara De Sanctis)

Muta

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MUTA

Mi spoglio la notte
Di parole che vorrei urlare
Quando soffia il vento
Per non fare rumore
E scivola il silenzio
In un letto disfatto
Bucandomi l’anima
Solo per sentirne l’odore
Respiro
Ancora
Vivo
Ancora
Spengo le stelle
E lentamente muoio
Come fossi niente
Come fossi amore

 

(©Elisabetta Barbara De Sanctis – settembre 2015)

 

TU

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TU

Mi batti sottopelle
Lì  dove nasce il peccato
Tu respiri
Ed io…ti ascolto…

(Elisabetta Barbara De Sanctis)

 

L’altra lei – e-book

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Una coppia e il loro amore perfetto. Ma l’amore non è perfetto per sua stessa natura e potrebbe non essere sufficiente quando la complicità si rivela una catena fragile in cui le esigenze e i desideri dell’uno sono gli unici che contano, relegando quelli dell’altra ad un ruolo secondario. Marco e Sonia hanno un amore perfetto, almeno finché proprio quella complicità che li unisce non viene messa alla prova da una richiesta inaspettata di Sonia…

Dice di questo racconto una lettrice su Amazon:

“Questo racconto non può essere compreso solo nella categoria “eros”!
Dai risvolti psicologici complessi ed articolati, è la storia del profondo di una coppia, quando la parte più fragile di essa si trova contro alla propria necessità di sentirsi dominante… A mio avviso, la parte erotica è solo una sottolineatura, non marginale, della storia. Il tutto concentrato e sintetizzato all’essenziale.
Semplicemente magnifico!”

L’ultimo racconto erotico in e-book è disponibile sul sito di ErosCultura, su Amazon e sui principali book store.

Ringrazio per la splendida recensione e aspetto altri riscontri ❤

 

Stanza 530 – e-book

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Un biglietto recapitato in una busta e una chiave, quella della stanza 530. Un appuntamento che promette una serata bollente, ma quello che vivrà Laura andrà oltre le sue aspettative in un gioco a tre intriso di amore e complicità.

Il racconto erotico breve Stanza 530 è disponibile su Youcanprint e su Amazon.

 

“Sto arrivando” – le disse con una voce calda …

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“Sto arrivando” – le disse con una voce calda e un tono vagamente enigmatico. Ogni sua parola le procurava un fremito. Avvertì un dolce languore farsi strada nel suo corpo. Una sensazione di calore si impossessò di lei. Lo voleva, Dio come lo voleva. Era dalla mattina che giocavano a stuzzicarsi, lo facevano sempre, ogni volta che potevano, rubando gli attimi del tempo loro concesso. Messaggi sensuali, provocazioni, allusioni … sempre velatamente erotiche, quanto bastava ad accendere la fantasia e rendere l’attesa deliziosamente straziante. Sentì suonare alla porta e andò ad aprire con il cuore in tumulto. Lui entrò nella stanza e la fissò con uno sguardo malizioso ed eccitato. La osservò dalla testa ai piedi, con lentezza esasperante. Notò il lieve rossore sulle guance e le labbra leggermente dischiuse. Il respiro di lei, lievemente ansimante. Si soffermò sulla scollatura della camicetta di seta color avorio, su quei seni che premevano contro la stoffa, già eccitati. Scese sui fianchi, fasciati da una semplice gonna nera, e immaginò il reggicalze sotto il tessuto leggero. Scese lungo le gambe, indugiando, a lungo. Sentì la propria eccitazione premere prepotente nei pantaloni, bastava il pensiero di lei a farlo impazzire, era stregato da quella donna. Avrebbe voluto prenderla subito, lì, ma scansò con forza quel pensiero. Si avvicinò e la baciò, avidamente, cercando la sua lingua con foga. Lei rispose al bacio con passione, pronta a darsi a lui, era ciò che aspettava, ciò che voleva. Ma dopo qualche istante lui si scostò ed estrasse qualcosa dalla tasca. Una striscia di seta nera. E mentre gliela annodava lasciandola al buio lei udì la sua voce roca dal desiderio sussurrarle in un orecchio: “Stasera è per te piccola. Per te sola. Voglio farti godere oltre ogni limite”.
E a quelle parole sentì il piacere bagnarla e iniziare a scivolare fra le gambe …

(© Elisabetta Barbara De Sanctis – proprietà intellettuale riservata)

La guardai per un attimo, in maniera distratta …

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“La guardai per un attimo, in maniera distratta, ma qualcosa di indefinito catturò il mio sguardo e tornai a cercarla con gli occhi nella penombra di quella stanza piena di fumo. Ne avevo viste tante di donne splendide nella mia lunga e dissoluta vita da essermi assuefatto alla bellezza femminile e quella che avevo davanti era una bella donna, senza dubbio, anche se piuttosto comune. Eppure c’era qualcosa in lei che mi impediva di distogliere lo sguardo. Accarezzai allora con gli occhi quelle curve morbide cercando di capire il perché del battito furioso nel mio petto e della bocca stranamente riarsa. D’improvviso quegli uomini seduti nella stanza con espressione adorante mi parvero un po’ meno imbecilli di quanto mi fossero sembrati pochi minuti prima, quando ero entrato con aria annoiata solo per fare un favore ad un amico. Adesso in una parte profonda e oscura di me comprendevo la loro espressione e quegli guardi lascivi mi infastidivano per un motivo diverso. Provai l’impulso di alzarmi, di andare verso di lei, coprirla con il soprabito e portarla via da lì e rimasi sbigottito dalla piega che stavano prendendo i miei pensieri, ma non ebbi il tempo di pensare oltre. Lei si voltò e i suoi occhi mi trapassarono l’anima. Fissi nei miei, potevo vederci scorrere i miei pensieri, uno per uno, come in un film. Mi stava leggendo dentro e non so come questo fosse possibile. Poi mi sorrise; o forse sorrise a tutti gli uomini seduti nella stanza. Da quel preciso momento avrei fatto qualunque cosa quella donna mi avesse ordinato di fare. Qualunque”.

(Elisabetta Barbara De Sanctis – All right reserved)

 

Sono passionale. Prendo, lascio, sento …

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Sono passionale.
Prendo, lascio, sento, vivo, apro il cuore, chiudo il cuore.
Tutto, intensamente.
Non sono in vendita, né tanto meno in saldo.
Sono il lusso che non ti potrai mai permettere.
Sono il tuo dono inaspettato.
Sono passionale, non una facile da portarsi a letto per due gemiti e un paio di lenzuola da stropicciare.
Do tutta l’anima in cambio anche di pochi grammi di cuore, possono bastare.
Ma potrebbe non bastarne più uno intero quando per me è giunto ormai il tempo di andare…

(Elisabetta Barbara De Sanctis)